Il console romano e membro della ricca famiglia vicina all’ Imperatore, possedeva la nota fabbrica di ceramica e anfore a Fasana e una lussuosa villa rustica a Brioni. Sulle anfore Fasanesi veniva riportato il timbro con il suo nome (CLaekB). Queste piene di olio venivano trasportate con le navi in tutto l'impero romano, fino alla Grecia e Cartagine, luoghi remoti nei quali sono state ritrovate con il timbro di Lecanio. È la prova più chiara che l'olio prodotto su questo territorio fu un olio rinomato per la sua qualità.
L’olio fasanese e in generale, l’olio istriano, hanno lasciato il segno nella storia già in quell’epoca. Marco Valerio Marziale, il più importante epigrammista dell’antichità, ha lasciato scritto gli elogi più belli all’olio istriano. Pregiando la sua natia Cordoba fece il confronto con la perfezione dell’olio istriano: "Uncto Corduba laetior Venafro, Histria nec minus absoluta testa – Cordoba, tu che sei più fertile dell'oleosa Venafro, perfetta quanto l'olio d'Istria".
La nostra famiglia tiene viva tutt’oggi sul territorio fasanese la tradizione della coltivazione dell’olivo e della produzione di olio. Continuiamo ad imparare e con tanta dedizione cerchiamo ogni anno di giustificare questo epigramma affinché esso possa sempre confermarsi attuale.